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acqua, anelli, bagno, bisogno, canoa, cascate, Chiavi, esperienza, fiume, groviglio, mare, palazzo, pipì, porta, tasca, vita vissuta
Perchè a me succede così, di solito: posso trattenere la pipì anche per 45 minuti, senza fare una piega, ma quando varco la soglia dell’androne del mio palazzo, quel bisogno diventa final, come direbbero in Sud America: diventa definitivo.
E qualche volta succede che, proprio in quell’esatto momento, scopro che il mio pacifico mazzo di chiavi ha pensato di giocare a Twister (ve lo ricordate?) su un chissaqquale tappeto invisibile.
E proprio in quelle volte, mentre le uniche cose a cui riesco a pensare sono lo scroscio di cascatelle di acqua fresca, lo sciabordio che si sente su una canoa in mezzo al mare ed il rumore di una goccia d’acqua che va a riempire un catino già pieno, … proprio in quelle volte mi viene in mente che la natura è strana.
La natura è strana, perchè ad aggrovigliarsi così le chiavi ci hanno messo un cicci-quantino di secondo nella mia tasca, ma a dis-aggrovigliarle, però, io ci metto lo stesso tempo che mi servirebbe a risolvere un cubo di Rubik.
E non mi sembra di avervi mai dato l’impressione di essere un fulmine di guerra, almeno credo.