Avere a che fare con gli amanti della montagna stravolge un po’ le prospettive.
E quindi ti trovi a considerare delle cose che nella vita di tutti i giorni non avresti mai preso in esame: se è faticoso o meno salire in cima alla vetta con le pelli di foca, se è oculato o no portarsi scorte d’acqua in eccesso, il modo migliore per tirare pietre ai cani randagi che cercano di morderti le caviglie e come diventano impagabili quelle che in generale considereresti scomodità quando trovi miracolosamente uno stazzo.
Ma la cosa più scorretta è che gli amanti suddetti cercano di inculcarti subdolamente una spregevole falsità che recita: in montagna le gambe non devono credere agli occhi, cosa che vorrebbe sottintendere che seeeeembra lontano e inarrivabile, ma in realtà è a un tiro di schioppo.
Poi mi giro per casa e vedo le foto delle loro gite e capisco perchè nel mondo ci sono più turlupinati che stelle nel firmamento.
i fanatici mi spaventano un po’, però devo dire che in tutte le mie scarpinate montane non ho mai lanciato sassi a cani randagi (ci pensano i miei due cani o a farci amicizia o a scacciarli senza colpo ferire), lesinato sull’acqua da portarmi dietro (piuttosto non mangio, ma devo bere!), e non ho mai cercato di pensare a dove fosse la mèta! sennò tutto seeeeembra lontanissimo, ma invece… 😉 ciao ti saluto, domani vado a scalare l’everest.
sto scherzando. scalerò l’himalaya.
Purtroppo non parliamo di fanatici… quanto di (semi)professionisti.
Mi raccomando, fai foto …dall’himalaya dico.