Possiamo sottilizzare quanto volete, ma gli elementi per valutare quanto ci è piaciuta una cosa alla fine, stringi e stringi, si riducono a due:
- intensità puntuale della sensazione: elemento facile da misurarsi a caldo. Consiste nel rimanere totalmente sbalorditi quando si vede una cosa (ad esempio luogo/città/opera d’arte). Tipicamente si manifesta con espressioni come: Uààà oppure la nota variante partenopea del Uà-nm.
- durata della sensazione: elemento impossibile da misurarsi a caldo. Consiste nella persistenza di una sensazione di piacevolezza a distanza di tempo e anche per cose (ad esempio luoghi/città/opere d’arte) che non sembravano averci particolarmente colpito a caldo. Tipicamente si manifesta con espressioni colloquiali come: Ma sai cosa mi è tornato in mente…?
Ecco, e poi c’è Modica. Ha colpito forte già lo scorso autunno e ancora non se ne va…
Modica è bellissima, così come tutta quell’area. Zone popolate da persone altrettanto bellissime. Ah… che ricordi… 😉
E lo dice una appena tornata da L.A. …mi sembra un bel complimento per Modica…
Io (ad esempio) penso che sia incomparabile…
Si, Modica e L.A. sono incomparabili, per mille motivi diversi. Ora mi addormenteró con questo ‘paragone’in testa….;-)
Giusta analisi! 😀
Purtroppo non sono mai stata a Modica… la Sicilia manca, nei miei viaggi. Mi auto-flagello.
Ci sarà sicuramente un diretto low cost Tokio-Siracusa….
la cioccolataaaaaa!
Per puro caso (!) sono capitata con il festival della cioccolata. Non c’era ritegno. 🙂