Se fosse stato per me, non l’avrei mai scoperto. E invece l’altro giorno un nuovo velo di ignoranza si è squarciato e ho fatto un nuovo piccolo passo verso la conoscenza.
I tipi di carta igienica che conoscevo, prima dell’altro giorno, si potevano ricondurre a 4 macro categorie:
1. La cartavetro – Dicesi di carta igienica prevalentemente utilizzata nei bagni dei treni o in qualche orendo locale pubblico. Di un inquietante color calce, è spesso sottratta dagli avventori per fare lavoretti a casa o per affilare le punte di matite (come si insegnava nella lezione di educazione tecnica). Utilizzo consigliato per gli stoici.
2. La solubile – Dicesi di cartaigienica talmente (diciamo) delicata che, se malauguratamente uno la tocca con le mani bagnate si dissolve in mille pezzettini che, cosa terribile, restano attaccati (prima bagnati e poi asciutti) in micro particelle alle mani almeno per due o tre settimane (non ho mai controllato scientificamente se restano attaccati anche altrove, ma presumo di sì). Utilizzo consigliato a chi ha molto tempo o a chi ha una vita sociale medio bassa.
3. La normotipo – Dicesi di carta igienica normale, che non rientra nelle due categorie precedenti. Badatebene, la carta igienica di colore rosa rientra per il rotto della cuffia tra le normotipo. Utilizzo giornaliero consigliato.
4. La profumata – Dicesi di carta igienica di lusso, abbellita da fiorellini, ghirigori o altre figure vezzose che, oltre ad essere morbida, si caratterizza per un raffinato odore alla emolliente camomilla. Utilizzo consigliato per intenditori.
Fosse stato per me avrei pensato che il mondo delle carte igieniche si esaurisse qui.
E invece ora, siore et siori, d’ora in poi andrò vagando raminga per il mondo a testimoniare che un quinto tipo di carta igienica esiste. E questo quinto tipo si chiama “Il miracolo”.
Non avrei mai pensato che si potesse prendere un pullover di cachemire e lavorarlo in formato carta igienica, ma evidentemente questa cosa è possibile. Non avrei mai pensato di diventare parsimoniosa con i quadratini usati per evitare che Ella mi si consumi troppo in fretta. Non avrei mai pensato di parlare di Lei in un post. E invece…
E se è vero che la suprema verità su un certo argomento spesso si rivela alle persone che meno hanno a che fare con esso, allora capisco perchè questa meraviglia è stata portata in casa da mio marito che, dopo aver fatto la spesa, ha messo distrattamente questo rotolo in bagno.
E quando io, che continuavo ad essere incredula, ho voluto sapere vita, morte e miracoli di questa carta igienica magnifica, ma soprattutto ne ho chiesto timidamente il prezzo, allora sì che il velo di ignoranza si è definitivamente squarciato.
Evviva i puri di spirito che, come mio marito, sono ancora capaci di domandare con vero stupore: “Ma perchè, la carta igienica di solito non costa 6 euro e mezzo?”
Cavolo ti ha comprato?
La carta igienica dei vips?
Infatti, manco pensavo esistesse. Fortunati sti vips!
fortunati e con il culetto coccolato!!!! 🙂 😉
Ah ah ah! Bellissimo post (Tutta la solidarietà all’incauto e paziente marito, appena guarisce dalle ecchimosi).
…fortunato che se pure gli avessi tirato la confezione di carta igienica appresso, Ella è così morbida che quasi ci avrebbe trovato gusto.
però bello sperimentare certi piaceri! Marito distratto sedere soddisfatto…
Mi faceva notare Nextlola che “Marito distratto, sedere soddisfatto” è border line…
Sai, lei è una malpensante. Così nacque e così resta…
beh il contesto “carta igienica per benestanti” mi salva… 🙂
Aahahha quante cose si scoprono!
🙂 Provare per credere!
Sempre spassosissimi i tuoi squarci di vita quotidiana 🙂
Grazie Rodixidor. Sempre carino tu…
da più parti giungono voci che sia antieconomico sguinzagliare i mariti per la spesa!comunque é cosa assai romantica ed originale omaggiare le tue terga con un cadeau mirato!ah, ai miei tempi in cui si regalavano completini intimi e adesso….
Dunque tu mi suggeriresti di chiedergli anche quanto sono costati quegli incantevoli carciofini sott’olio, bio, equi&sostenibili? …forse non mi sento pronta.
tu sii felice che non s’è ancora comprato le babbucce di pelouche, che chi s’accontenta gode.
Ti giuro che con questa cosa delle babbucce mi stai facendo venire paura…
hai ragione anche tu, la smetto; è che un giorno sono andata a casa di un amico post prole e mi ha accolta con le babbucce di homer simpson (gigantiiii) dicendomi “le ho comprate per far divertire mio figlio”. E io da allora non sono più la stessa persona.
Ma nel caso tu mi potresti dedicare qualche seduta di analisi ad hoc?
a lui se vuoi, ma devi prenderlo per tempo!!
ma dopo quella coi fiori e il profumo di camomilla…c’è solo quella coi sudoku stampati sopra!
cmq hai messo curiosità di sapere che razza (con pedigree) di carta igienica sia una carta da 6 euro e mezzo! (a meno che non fosse una confezione da 120 rotoli!)
Ma dici che il tuo opistodomo è sì degno???
🙂
non oso immaginare il costo degli spazzolini da denti, lì in quella bottega dove il cachemire incontra lo sciacquone.
Spazzolino di setole di unicorno, probabilmente…
Vuoi che te ne faccio comprare uno al posto delle tue vacanze estive?
da un lato sto lacrimando dalle risate, dall’altro la cosa drammatica è che è vero, quello è il nostro budget per le vacanze estive… 😦
Organizzale subito una teca in bagno con targhetta in ottone lucido “carta iNgenica”, da usare ditettamente col pos*; oppure piu semplicemente “carta di credito”.
Epperò ormai dicci la marca in pvt, che magari per le grandi occasioni…
*questa per intenditori bancari