Non so se è la zuccherosissima pastiera che mi ha obnubilato i pensieri ultimamente o se sono invece nuovi pensieri più pensierosi che hanno scalzato i vecchi pensieri meno pensierosi.
Ad ogni modo mi è venuto il blocco del blogger. Ossia guardo la tastiera e quello che vedo è “QWERT” e non un incipit per un nuovo giovane e promettente post.
Mi passerà. Altrimenti mi darò al gaming online, la cui esistenza ed il cui traffico mi sorprende di giorno in giorno sempre di più.
PS. per la cronaca mi sono innamorata di Nucky Tompson. Temo sia permanente.
Guardi in alto. Pensa se leggessi m,.-
http://allegriadinubifragi.wordpress.com/
…e lo “shift” si pronuncia come la “H”? Muto?
dicono di si
Meglio, molto meglio il blocco della tastiera che quello della pastiera. Quella in foto sembra promettere bene: non dice QWERTY, dice MAGNAME. Sono un pastieromane, ne rimane un pochino per me?
Plastardo, sei ingiusto.
Leggendo il tuo blog desumo (tra tazzulelle di caffè ed altro) che tu vivi nel reame delle pastiere… e vuoi venire a depredare le mie (ebbene 3 siore et siori) fin qui?
Scaturchìzzati o Mòcciati o Granbarrivierìzzati.
Ci vivvi, è vero, ma le pastiere fatte in casa sono di gran lunga le migliori.
Quindi in questo modo, blandendomi fittiziamente, in realtà mi stai fregando.
Non mi dire che sai fare pure le cassate.
Quelle con la “s” no, ma quelle con la “z” mi escono benissimo.
Che peccato!
Tanti auguri, quartopiano. 🙂
guardi la tastiera e sforni una pastiera…
ora ci provo anch’io
la pastiera è un apostrofo rosa tra le parole: hoottouova chemiavanzano
pastieromane anche io!!!! ma viene pure da napoli???? che invidia
No, venne concepita in un moderno forno romano al quartopiano
ecco.
lo sapevo.
sono l’unica a cui non piace la pastiera.
e come tutti quelli a cui non piace una cosa vengo inseguita da tutte le amiche, napoletane e nonmafilopastieromani, che mi dicono “non ti piaaace??? ma non hai ancora assaggiato la mia! la MIA E’ DIVERSA”.
e puntualmente mi fanno assaggiare e confermare che no, non è diversa, è una pastiera e come tale non incontra il mio palato.
ecco.
suggerisco che se mi volete fare una pastiera diversa, accetto volentieri pastiere travestite da semplici crostate.
:))
cmq, i pensieri pensierosi si impastano nelle torte.
vanno in forno a 180gradi, evaporano, passano per la ventilazione e si disperdono.
resta la torta. E il buonumore quando la condividi.