Cassano, il metrosexual e i diari delle scuole medie

fonte: immagine presa dal web

Boh, sarà che sono un’inguaribile romantica, ma già il fatto che Cassano abbia detto “problemi loro” riferendosi ai gay mi fa lo stesso effetto rivoluzionario che dovettero provare gli abitanti di inizio Settecento quando videro passare il primo battello a vapore. Considerando che una posizione del genere mi sembra molto più evoluta di quella dei nostri politici progressisti, se si presenta alle prossime amministrative, potrei anche votarlo.

(Ovviamente è un commento ironico: siamo sempre alla preistoria per me – lo aggiungo perchè ho sempre l’amica che mi scrive in privato: “Ma tu davvero pensi che…?”).

Ma di questa storia sono due le cose che non mi lasciano serena: innanzitutto l’aver scoperto che l’uomo eterosessuale (bontassùa) ossessionato per aspetto, cerette, creme, vestiti e profumi ha addirittura la dignità di una propria categoria: il “metrosexual“. All’inizio pensavo fosse il nome di un taxi a luci rosse.

E poi Cecchi Paone. Evidentemente deve continuare a provare quel senso di totale disadattamento alla vita che abbiamo provato tutti (ma alle scuole medie, però!), a causa del quale ci deve dire, periodicamente, con chi si frequenta. Un po’ come quando noi (sempre alle medie) scrivevamo sul diario di scuola “Marco ti amo“, anche senza conoscere nessuno con quel nome, purché le amichette (quando diario girava tra i banchi) ci invidiassero.

21 risposte a "Cassano, il metrosexual e i diari delle scuole medie"

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  1. avete problemi con la parola OMO-SES-SU-ALE???
    OMO-SES-SU-A-LEOMO-SES-SU-A-LEOMO-SES-SU-A-LEOMO-SES-SU-A-LEOMO-SES-SU-A-LE!
    eh no però! ora esce pure il ME-TRO-SEXU-ALE!

    e perchè? quando ci scrivevi “gra ti amo” imitando la grafia di qualcun altro?

    1. Due commenti.
      1) a Roma volevano fare la stessa cosa, ma c’è talmente tanta gente nei vagoni che è impossibile non dico roteare attorno a un palo, ma addirittura reggersi… quindi hanno desistito.
      2) Grazie a questo tuo video, penso che farò un picco di ascolti per questo post. 🙂

  2. Penso che ogni volta che Cecchi Paone apre bocca, per parlare intendo, la comunità gay dovrebbe pagargli un’operazione per farlo diventare eterosessuale a forza.
    Menomale che almeno ci ha lasciato in eredità pietre miliari del giornalismo scientifico.

    1. Ahahahah, sono d’accordo! 😆
      Comunque a Tokyo di metrosexual è pieno. Così pieno che ormai per me è diventato difficile immaginare uomini NON metrosexual. :mrgreen:

  3. Ammazza che vita complicata facevi alle medie!!! E povero Marco che credeva di stare cn te quando invece era solo uno specchietto per le allodole 😥

  4. In tempi di crisi tutto fa brodo, anche la metro… ma sono convinto che chiunque, potendo scegliere, opterebbe per un’anima gemella proprietaria di una pompa di benzina, non potendo ambire a un pozzetto….
    tranne cecchi paone, ovviamente, che ha chiaramente fatto intendere le proprie preferenze: i cazzi degli altri…. letteralmente e metaforicamente. se la crisi dura ancora un po’ però possiamo sperare si ricicli lui benzinaio e vada via dalle tv :p

  5. Concordo coi commentatori qua sopra: non sono affatto contento che Cecchi Paone sia un membro della nostra categoria. Oh, a ognuno le sue grane. Noi c’abbiamo Cecchi Paone, voi tenetevi Cassano 😛

  6. secondo me tra etero e gay non c’è nessuna differenza; a parte il fatto che i gay sono ossessionati dal buco del culo degli appartenenti dello stesso sesso; e non solo, loro vogliono che tutti lo sappiamo; mica come noi etero invece, che ci facciamo i cavoli nostri, e siamo più rilassati, mica pensiamo sempre alla uallera: ogni tanto ci facciamo una pizza, calcetto, un pokerino cogli amici, ci guardiamo italia-germania 4-3, cose così… cecchi paone invece no, lui vive per fare outing (che poi nessuno se lo incula).
    sono stato volgare?

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