Che siamo a settembre lo capisco da molte cose e non solo banalmente dal fatto che ho girato il mese nel calendario in corridoio. Rincontro gli amici tutti abbronzati, in ufficio il ritmo del lavoro aumenta a vista d’occhio e l’uva è quasi sempre dolce.
Ma il fatto che quest’anno (contando da giugno) sono riuscita ad andare al mare solo 4 volte mi rende intimamente incredula sul fatto che siamo davvero già arrivati a settembre.
Ieri, comunque, era uno di quei 4 giorni ed in effetti è stato bellissimo: sole, vento, onde, pranzo al sacco (troppo misero per la verità), tenda creata con rami trovati in spiaggia, acqua fredda non frizzante così non mi pizzica nel naso.
Nonostante mi piaccia molto il mare, devo ammettere che non sono affatto un tipo-da-spiaggia: ho gli stessi costumi da anni, non metto in mostra un fisico scultoreo, non riesco a stare stesa al sole per ore ascoltando musica, non ho beautycase da signorina e non mi cospargo di creme profumate (almeno se non devo).
Per darvi un’idea più chiara, sono quella rompipalle che, arrivata al mare con il quotidiano, pretende di leggerlo nonostante la tempesta si vento e, ogni tanto, viene a chiedervi di recuperare sotto al vostro ombrellone le pagine centrali che sono volate, tutte piene di sabbia.
In aggiunta devo dire che sono migliorabile nelle attività di “ok, sistemiamoci qua” e di “ok, ora raduniamo tutto” e finisco per portare sempre troppe cose, che al ritorno inspiegabilmente non stanno più nello zaino, devo tenerle in mano e puntualmente mi cadono a rotazione.
Capirete che andare al mare in posti in a me crea un problema, perchè è talmente insopportabile lo scarto nel confronto con le vicine di asciugamano che lo faccio quasi per loro e non per me a scegliere spiagge defilate e meno di moda. Che poi molto spesso sono anche le spiagge più belle e sono frequentate da coppie o gruppi più spartani, più silenziosi e più semplici.
Più o meno come quel signore di ieri, pescatore della domenica, che ci ha risvegliato dal torpore del primo pomeriggio urlando alla figlia: “Cristì, io vengo solo se qualcuno mi tiene i veeeeeeermi!!!”
Se ti dico che quest’anno ho fatto 3 bagni (tre) e sono stato più rompipalle si te puoi credermi. Quanto al fatto che per tutto il resto (e dico tutto) apparteniamo alla categoria dei santi, lo sapevi già!
ma tu dici?
“…se qualcuno mi tiene i vermi” è notevole. Veramente.
A volte certe persone sanno essere naturali qualsiasi cosa dicano!
🙂
che poi quelle col beauty in regola, certificato arval o lancaster, hai notato come nemmeno la sabbia osi attaccarle? io dopo 5 min sono impanata di crema e spiaggia (si, spiaggia, fosse anche fatta di ciottoli), se tengo una rivista in mano in men che non si dica è arricciata dall’umido e non trovo mai LA posizione mentre QUELLE sono unte stile copertina dell’espresso anni 80 e non hanno nemmeno un granellino tra le natiche, sfogliano come se avessero le mani fatte di rami secchi e sono immobili, come se da lì nemmeno lo tzunami potesse scrollarle…
(se non s’è capito – ma SI E’ capito CHIARO – sono qui che rosico a distanza di anni)
sei stata talmente scientifica nella tua descrizione che capisco che lo studio deve essere durato anni… appostata come piero angela a guardare i cormorani sulle scogliere del mare del nord.
hai messo anche quei microfononi tutti pelo che usano per registrare i suoi? sarei curiosa di quello che si dicono…
naturale che si pizzi l’orecchio!
ma che noia ragazzi….non ricordo una sola parola…
🙂
Se il mare quest’anno mi ha vista è stato solo per grazia divina. E sono cento volte peggio di te! Di solito mi areno da qualche parte spacchettando un’infinità tra libri e giornali, taccuini e cancelleria di vario genere, tentando invano di tenere a bada la sabbia che sceglie sempre me come vittima. Se oso prendere il sole sembro un’aragostina a strisce rosse e bianco pallido, ma non perchè non simuli abbastanza pose plastiche, ma perchè, qui lo giuro, non esiste una posizione che posso assumere in modo che il sole mi colpisca in maniera uniforme.
Per me il mare è un po’ uno strazio e preferisco di gran lunga la montagna, anche se devo ammettere che forse, una volta o due, è stato addirittura piacevole!!
Ottima descrizione, comnque, delle difficoltà (che condivido) a sembrare disinvolta in spiaggia…
Tu hai ragione, però vogliamo mettere quanto è bello quando sei entrata in acqua??
Mi piace che tenda!
Grazie! 🙂