Dicesi ottimo paretiano, e lo ricordo più per me che per voi, la situazione in cui “l’allocazione delle risorse è tale che non è possibile apportare miglioramenti paretiani al sistema, cioè non si può migliorare la condizione di un soggetto senza peggiorare la condizione di un altro“.
Ecco: in casa da un anno e mezzo a questa parte ne siamo la dimostrazione vivente.
La piccola dissennatrice, nonostante la natura le abbia dato in sorte il fratello meno femmineo e delicato delle terre emerse, non si è mai arresa a costruirsi una sorella quasi perfetta.
E lui, nonostante vada in giro abbellito di monili di ogni genere, spesso con magliettine discutibili e con fiorellini tra i capelli, non ha mai rinunciato alla propria prorompente e mascolina spavalderia.
E così capita che in spiaggia, quello che va a sparpagliare un gruppetto di tredicenni, con una manata al centrocampista per prendere il suo posto, è un bambino di ottanta centimetri, oscenamente abbigliato di un vezzoso cappellino di Hello Kitty e di scarpette da scoglio rosa shocking.
I tredicenni si guardavano l’un l’altro increduli: ma come, ha sprecato la palla dell’ultima partita del torneo? Proprio uno con un cappello così?
Ma io oramai mi sono fatta una certa esperienza e conosco la sua strategia: è esattamente sull’effetto sorpresa che lui fa affidamento, prima di sferrare l’attacco.
Così, quando ho raccontato a Bianca che nella mia pancia avevo una sorellina lei si è portata le mani sul cuore, ha inclinato la testolina e mi ha detto:
“Brava mamma! Bravissima!!! Grazie: io ho sempre voluto una fratella”.
Ed io le avrei voluto rispondere: lo so Bianca, qualcosa me lo diceva. Però capiamo come dirlo a Giulio che non sarà più lui la tua fratella, perchè si dovrà pur inventare qualcos’altro!!!
Una gravidanza che fonda le sue basi scientifiche su teorie accreditate nell’ambito delle “allocazione delle risorse” ?!?
Non è che dovresti stare un po’ all’ombra ? 🙂
Effetti collaterali del mestiere.
All’ombra ci sarei dovuta stare un bel po’ di tempo fa.
Il “dato” è tratto.
ed è un 6 🙂
se se…
“se se …” Esempio di espressione napoletana intraducibile in italiano e probabilmente in altra lingua …
Perciò mi piace questo blog, si passa dalla Ricerca Operativa alla filologia linguistica nello stesso post …
Buon mare 🙂
Ah, perchè dici che “if if” non rende?
😀
Grazie rodixidor. Buona giornata anche a te.
No, perché non è un semplice “se”, anzi è più un “si” ironico, dubitativo, scaramantico, e tante altre sfumature …
Bagna i capelli, mi raccomando 🙂
Auguri per la nuova fratellinA allora!! e un bacetto per gli altri!
I neologismi dei bambini mi fanno sempre piegare dalle risate, e la naturalezza con cui li inventano, poi, è la parte migliore..
Giulio sei accerchiato: scappa! (Ok, ti do il tempo di cambiarti prima di scappare…)
E chissà che ti vada meglio, però…
..chissà se anche tu te la ridi come ce la ghignamo noi.. 😀
Ah guarda, me la rido non sai quanto!
😀
Tenerezza allo stato puro ^__^
Auguri per la nuova fratella in arrivo…eheheheh!!!
Grazie
😊😊😊