
Se dovessi dirvi, tra tutte le cose che mi piacciono, quelle che mi divertono di più sono:
– le liste
– e l’ironia.
E sono così contenta che nei prossimi giorni potrò mettermi a fare la lista dei 3 propositi e dei 3 desideri per l’anno nuovo.
In effetti il 2020 mi ispira particolarmente. Ascoltate: ventiventi. Ha un suono bellissimo.
Qualcosa mi dice, però, che anche questa volta riuscirò a trovare più propositi che desideri e sinceramente continuo a domandarmi perché.
Dovrei passare più tempo con Simona, l’unica forse che potrebbe insegnarmi come si rimane in ascolto di ciò che si desidera. Ma, in mancanza di questa possibilità, intanto aggiungo un proposito: mi impegnerò di più sui desideri.
Comunque adoro le liste e di solito le faccio per me stessa. Se solo me lo chiedeste, potrei farvi una lunghissima lista delle liste che ho fatto in tutti questi anni.
Vi rendete conto? Una lista di liste, sarebbe quasi la perfezione!
Però mi è capitato anche di fare liste per gli altri, diciamo on demand.
Come quando Claudia, un bel po’ di anni fa, mi chiamò trafelata da un autobus dopo aver incontrato per caso un suo ex. E volle lì per lì, su due piedi, la lista esaustiva dei motivi per cui non ci si sarebbe più dovuta rifidanzare. Lo trovava sempre molto bello.
Oppure come quando Tony, ogni volta che ci vediamo, mi fa aggiornare la lista dei bar in cui ho simulato di ingoiare lo scontrino, per non fargli pagare il conto. Che per me è una lista stupida, perché è una cosa che ormai non faccio più da quando nel bar Carraturo, poi, lo scontrino l’ho ingoiato davvero – io continuo a sostenere non di proposito, ma per errore.
O come il marito, che qualche giorno fa mi ha chiesto: “Me la faresti una lista dei piatti che, senza un motivo, abbiamo smesso di cucinarci durante questi anni?”
Oppure quella volta… vabbè ci siamo capiti, cose così.
Ma devo dirvi che quest’anno la “lista dei modi in cui il 2019 è riuscito a stupirmi” ha una particolare rilevanza – e dover parlare bene del 2019 è un’altra delle cose che mi stupisce, perché avevo poche aspettative quando è iniziato.
E invece, tutto considerato, gli devo moltissimo.
E adesso fatemi avere le vostre liste, perché l’anno nuovo è vicino e vorrei che ne parlassimo per tempo…
Si, ma i dibudi?
I dibudì sono quelli che si mettono nel videoregistratore
Ahahah Geniale 🙂
1 ricordarsi di rispondere al post con le liste
2 inventare un nick che come al solito nessuno capirà
3 rispondere in modo insoddisfacente
4 premere “pubblica commento”
5 Regalare un milione di
Ho appena letto il tuo commento a Dario, che dice: vedi, Luca sembra stupito, ma…
Ma a questi poveri figli, compraglieli dei contenuti digitali legali. Se continui a comprare CD e DVD dall’ambulante fuori dall’iper, se continui a trattare impunemente sul prezzo, poi per forza restano impresse in quelle menti giovani le parole GIDI, DIBUDI e GIASGONDADO!
Ti parlo a nome mio e senza mettere in copia la guardia di finanza, per il momento.
Ci ho messo un po’, ma quando ho capito che vuol dire:
GIASGONDADO
ho realizzato perché continuo a frequentarti.
Perché tu sei angora da sgondare.
Sono a prezzo pieno, bellezza!
stacce.
Giasgondado lo dicono da voi a Roma. Qua a Milano niente sconti, “è il mercato, bellezza”, ti rispondono. 😉
Auguuuuuuri (“a tutta la famiglia”, si suol dire)
Dai, lasciaglielo credere, ammennicoli. Dai… così magari per errore si trasferisce anche lui qui, con tutto il suo parentame
A te e famiglia
Vino, damigiane… la domanda mi sorge spontanea: non è un po’ troppo presto per bere, per questi figlioli?!? Che avete messo nei biberon?!? 😛
e comunque i nonni triestini ogni volta mettono il bicchiere di vino anche ai bimbi, prima che io, con aria di sdegno, glielo tolgo…
che strano leggere questo post oggi, a distanza di pochi mesi…. (anch’io faccio le liste delle liste 🙂 )
Che a saperlo avevo detto che il 2020 sarebbe stato un anno bellissimo.
A pensarci ora…, non trovi?
infatti! mi sa che è per questo che la gente come noi lascia traccia scritta… 🙂