
Mi perdo sempre a guardare quanta bellezza il tempo che passa ha il potere di creare.
Che sia il magnifico albero nella giungla di Angkor, che da un lato spacca il tempio e dall’altro lo trattiene insieme.
O che sia l’edera sui palazzi abbandonati, che riporta gli insetti a brulicare tra mura senza più intonaco.
O che sia giusto qualche papavero, che cresce tra i lastroni di cemento nei parcheggi soleggiati.
…ma possono anche essere semplicemente gli occhialetti da mare dei bimbi, che trovano il proprio posto sulla moto inutilizzata del papà.
E’ comunque bello, per me, osservare la rinascita della vita, quando la Natura rivendica il possesso sulle cose.
Anche se la Natura ha 3 anni, i capelli ricci e ama girare con una cerbottana nella borsetta.
E qua comunque la chicca è la firma dell’autrice della foto riflessa nella marmitta… 🙂
E comunque non sono riuscita ad evitarla. Anche se le mie scarpe sembrano quelle di Sbirulino.
Un piccolo capolavoro questo post. Grazie!
grazie! mi fa piacere che ti sia piaciuto!