
Niente mi accomuna a James Joyce. Ma non lo dico per vantarmi.
Non amo i suoi scritti (quanti lettori perderò dopo questo outing?), non mi appassiona la sua vita, non è una persona con cui passerei con piacere un pomeriggio in una sala da the (a meno che fuori non faccia proprio freddo).
Però mi è sempre piaciuta una sua frase, mi ci ritrovo, la trovo “umana”:
Non conosco me stesso. E che Dio mi aiuti se dovessi riuscirci.
E questa frase mi è tornata in mente dopo un pomeriggio di chiacchiere con un’amica (seeeeee!) che potrei banalizzare così: ma siamo sicuri che, se ci vedessimo davvero, …ci piaceremmo?
Il famosissimo Γνῶθι σαυτόν, gnôthi sautón-conosci te stesso-, che è stato interpretato in tutti i modi possibili, si riferiva alle grandezze o alle miserie?
Vabbè, io, nel dubbio, stasera mi addormento lasciando la luce accesa…
Il mio amico James dice anche “Si può passar sopra a un morso di lupo, ma non a un morso di pecora”.
Quando lo hai morso?
un saluto al buon diego che vuole i crediti per la foto..
sai che è recentemente scaduto anche il diritto d’autore sulle sue opere? puoi citare all’infinito senza paura di siae 🙂
Non lo sapevo, ma ora che lo so… ;-P
Io invece lo adoravo. Ma questo succedeva nell’adolescenza o su di lì.
Mi ci sono persa pomeriggi interi.
Ma molte cose sono passate. Anni. Tanti. Che ora non saprei dire se me lo ricordo veramente.