Da quando siamo nella nuova casa, la piccola dissennatrice ha una stanza tutta per sé. E’ una stanza enorme, lapòzzino, più grande della stanza che abbiamo tenuto per noi, ma ci piaceva così.
Non bisogna arrivare a parlare degli uragani, della forza dell’acqua che precipita dalle cascate Vittoria, della fittissima giungla rigogliosa: che la natura sia una cosa potentissima si capisce anche guardando una bimba che
- si-mette-in-piedi/cade/sbatte/si-rialza,
- cade/sbatte/si-rialza,
- cade/sbatte/si-rialza,
- cade/sbatte/si-rialza,
- cade/sbatte/si-rialza,
- cade/sbatte/si-rialza,
- cade/sbatte/si-rialza,
- cade/sbatte/si-rialza,
- cade/sbatte/si-rialza.
E potrebbe andare avanti all’infinito, senza mai scoraggiarsi, sempre con quell’espressione disinvolta di una che si sta alzando per la prima volta e che non ha affatto 10 cadute rovinose alle spalle, di cui 3 spigoli ben assestati e 2 facciate belle piene.
E così ogni mattina, quando un gorgheggio più simile ad un ghepardo che ad un pettirosso ci annuncia che Bibi si è svegliata, apro la porta della sua stanza e sono pervasa da quel meraviglioso profumo di bambina. E temendo di perdermi anche solo un po’ di quell’odore, le dico “Buongiorno bambina!“, le infilo il naso nella fossetta del collo, e respiro-respiro-respiro, fino a quando non sento il suo ruggito nell’orecchio, ed allora capisco che è il suo avviso bonario di smetterla e che, molto probabilmente, vuole il suo latte.
La natura è una cosa potentissima, ne sono sempre più convinta, nel bene e nel male, però.
E un’ulteriore riprova mi arriva dal fatto che, quando (andando a cambiare il pannolino alla dissennatrice) mi affaccio nella nostra stanza da letto e chiedo al marito che ancora sonnecchia: “Prepareresti tu il latte per Bianca?”, più di una volta sono stata raggiunta nel corridoio dalla sua voce cavernosa che mi chiede “…Bianca chi?“.
La natura è portentosa, hai ragione e soprattutto non fa distinzioni.
città, stati, lingue diverse ma…stesse scene, stesse ripetizioni, stessi odori, cambia solo il nome (ma è un colore anche il mio!).
Esatto, è proprio quello che volevo dire.
E basta un attimo che capisci che l’essere umano fa tanto lo spavaldo, ma sotto sotto non conta niente…
delizioso!!!
🙂
Sai molto bene che il giudizio su quella meraviglia nn ha eguali, per quanto gli altri amici si affannino nel riprodursi. Ma di una cosa sn particolarmente contento. Hai ripreso a disegnare. Mi piacciono sempre molto i tuoi fumetti!!!
Capisco che tu mi sei amico e mi vuoi bene (e che hai gli occhi foderati di prosciutto che non puoi mangiare a causa della tua malefica dieta Daitan), ma quattro sputazzi su un foglio non li chiamerei disegnare.
Sappilo.
sorrido (tepòzzino!)
Te tepòzzino, con tutto il rispetto.
Hai racchiuso l’esatta essenza dell’essere mamma, ed essere una forza della natura (bimba!) *lacrimucce.
Eheheh. E ho taciuto volontariamente degli oggetti che butta a ripetizione giù dal seggiolone.
Mi chino-lo prende-lo butta / mi chino-lo prende-lo butta / mi chino-lo prende-lo butta…
😛
quanta bella caparbietà!
a chi lo dici!! io ancora adesso lo annuso nel sonno!
anke se ormai il ferormone sta prendendo il sopravvento io sento sempre quell odore di innocenza e stupore (che poi è la fissan)…
bimbi cm mi fa lo stesso effetto di Rai, una vera passione ke non nutro x altri piccini! forse sarà x via dell odore… 🙂
leggendo il post pensavamo proprio al “Mi chino-lo prende-lo butta / mi chino-lo prende-lo butta / mi chino-lo prende-lo butta…” 🙂
Bianca chi?
Eh, il marito..
Ahhaha, ho molto sorriso e mi sono pure un po intenerita. Io, il mostrone di ghiaccio.
Mi piace rileggerlo, mi piace la sensazione che mi regala.