Le Smart e i parcheggi a pettine

odio le smart
Via Crispi, Napoli. Esempio di parcheggio creativo… di una Nissan

La prima volta che vidi in circolazione una Smart fu con una ragazza israeliana che mi era venuta a trovare da Tel Aviv e che mi chiese se in Italia era normale che girassero per strada “something like half a car”.

La seconda volta che vidi in circolazione una Smart fu in macchina con Davide, che a sua volta non aveva mai visto una Smart e che a via Orazio a Napoli inchiodò urlando: “una smaaaart!”, solo che il finestrino era chiuso e lo urlò praticamente solo a me.

La prima volta che sono entrata in una Smart è stato in Sicilia, verso Ragusa, e la guidavo io. Era una Smart a noleggio con il cambio automatico e fu la prima volta che il marito non mi smadonnò tutto il viaggio per il fatto che “ma che problema hai con le marce? perchè stai sempre in quarta?”, perchè le marce le cambiava lei. Per tutto il noleggio, però, ricordo di aver avuto un problema serissimo nel parcheggio, perchè il marito mi diceva sempre: “Vai, vai, vai, continua, guarda che hai ancora spazio, dai, dai, ho detto hai ancora spazio…” quando invece io credevo che fosse impossibile e non mi capacitavo su quanto fosse schiacciato il muso di una Smart.

La seconda volta che sono entrata in una Smart è stato a Roma, guidata sotto la pioggia battente da Laura, solo che il problema principale non era la pioggia, e neppure che eravamo in tre, quanto che la mia amica decise di passare col rosso in uno dei semafori più controllati della capitale. E infatti ci fermarono senza neppure aver visto che eravamo tre e poi quando scendemmo, disincastrandoci in stile “scommettiamo che”, allora si arrabbiarono tantissimo, ma il vigile aveva degli occhi enormi e la mia amica degli occhi ancora più grandi e quindi la cosa finì con un sorriso, un cioccolatino ed un numero di telefono scritto su un bigliettino da visita.

La verità è che non sarei mai una persona da Smart, ma lo accetto senza la necessità di denigrare queste macchine né i loro proprietari che spesso guidano quest’auto in modo molto più disinvolto di come io guidavo il mio vecchio motorino. Ma questo, davvero, non è un problema. Neppure le Smart con la carrozzeria pitonata oppure quelle promo con la lattina gigante attaccata al portabagagli lo sono, ve lo giuro.

Anzi, sapete che vi dico? Io le Smart le amo, le adoro, le ammiro. Anche i guidatori di Smart, uguale, vi amo! Però, dato che mi trovo in argomento, approfitterei per farvi una richiest-ina piccol-ina piccol-ina: quando non vi sbizzarrite in divertentissimi parcheggi creativi, ma occupate un posto nei tristissimi parcheggi a pettine, potreste per cortesia avere l’accortezza di allinearvi con le altre macchine, invece di arrivare col muso fino al marciapiede?

No, ma lo sapete il tuffo al cuore che viene ogni volta a chi sta cercando parcheggio e che è sicuro di averne trovato uno libero? No, dico, lo sapete?

Maledettissime Smart, che possiate diventare tutte delle station-wagon allo scoccare della mezzanotte.

41 risposte a "Le Smart e i parcheggi a pettine"

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  1. Non mi ricordo dove l’avevo letto, ma qualche tempo fa, uno strano studioso fece una bizzarra considerazione sulla stretta relazione che lega, in modo inversamente proporzionale, la dimensione dell’automobile di un uomo e quella del suo “pe#@°ne”. Interessante studio ora che ricordo..

  2. La Smart è la legge di Murphy su quattro ruote. Non me la prendo tanto con i parcheggi a pettine, quanto con i parcheggi verticali nei cinquanta centimetri fra una macchina e l’altra. Una legittimazione ad ammaccarle quando esci.

  3. Oh si che conosco quel tuffo al cuore, quella sensazione di aver vinto la battaglia, di aver sbaragliato la concorrenza, oh si quella sensazione che il sudore che ha imperlinato la tua faccia, il tuo collo e le tue ascelle per 50 minuti sta per diventare il balsamo dell’eroe, che i capelli incollati sulla fronte stanno per comporre una corona d’alloro, che i nemici nelle loro armature mobili stanno per essere sconfitti….quella emozione che crolla all’improvviso nella beffa e a voce alta ripensi a quella del famoso Cavallo greco! 🙂

  4. le smart sono come Berlusconi, nessuno le ama peto ce ne stanno un sacco in giro.
    personalmente non non rivolto loro un pensiero nemmeno quando abitavo nel quartiere più densamente popolato e scarsamente provvisto di parcheggi che mi impegnava una media di 25 min x parcheggiare.
    e quindi conosco anch io la irritante delusione.
    per sopravvivpre cambiai punto di vista.
    laddove sembrava esserci un posto libero pensavo che tanto c era lei, l odioso foruncolo lamierato.
    se poi non c era non sai che orgasmi!!! 🙂

      1. confesso che sono di quelle che guida a caxxo e che sì, sterza anche all’ultimo se ha la testa tra le nuvole.
        ma sul parcheggio era più uno “spizzo”, tipo quando apri le carte a poker…

  5. Salve mio carissimo fortunato blogger. Oggi sei stato scelto dalla sottoscritta per vincere un piccolo premio virtuale, vieni pure a dare un’occhiata al mio ultimo post, spero ti piaccia il mio pensiero! Io non sono molto pratica in certe cose… ma sono stata delegata da altri! 😀

  6. Buonasera a tutti…. Mi ricordo perfettamente quella sera di diluvio universale quando alla guida della mia smart tagliai la via Ostiense con il rosso e due amiche sul sedile anteriore all’altezza di Via del Porto Fluviale…. Il vigile?… Mai piu’ rivisto ma consiglio a tutte le donne single di andare a sbirciare quel ben fanciullo che trascorre i pomeriggi nel gabiottino 🙂

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