Segni particolari

La spiaggia era così assolata che la sabbia era diventata rovente come forse non l'avevo mai vista. Un bambino compare nel varco di ingresso, in alto sulla duna, e si getta a capofitto verso il mare. È già in costume e porta in mano solo un pallone bianco e rosso. La mamma, invece, appare solo... Continue Reading →

Pangolino 2020

Tutto cominciò quando mi comprò una felpa color pesca. Con sopra un castoro color marrone. In pelouche. Ah, e senza un incisivo. Già da allora avrei dovuto capire che mia madre, inconsciamente, boicottava la mia vita sociale in qualsiasi modo le venisse in mente. Sulla moda, si è sempre sentita parte di qualche elitaria avanguardia... Continue Reading →

Fili

Guidavo lenta lungo una discesa ripidissima. Era notte. C’era buio pesto e la luna quasi piena. “Mamma, ma la luna è pesante?” Quando si intavola il tema “la vita, l’universo e tutto quanto” tremo sempre un po’. Ma questa ero certa di saperla: “Direi proprio di sì, Teresa... è molto pesante.” “Ma allora se il... Continue Reading →

Cioè

Non ha alcuna importanza quanto sia grande la casa o il giardino in cui siamo o, più in generale, lo spazio di cui disponiamo. Dopo poco più di un minuto e mezzo, tutti e tre i miei figli saranno comunque assiepati sotto lo stesso letto, intenti a salire sulla stessa poltrona, a cogliere fiori dalla... Continue Reading →

Qualche altra cosa?

Non ce la faccio. Non ce la faccio. “Chi è il prossimo?” “Io...” “Che vi posso dare, signora...” Non ce la faccio, non ce la faccio... “Iniziamo con un chilo di percoche...” “Poi, che vi dò?” “Due chili di uva bianca, uno di uva fragola. Una ventina di pomodori da insalata...” “Poi?” Non ce la... Continue Reading →

La teoria delle buche

Non bisogna necessariamente avere una mente scientifica per comprendere al volo la validità della mia teoria. La vita molto spesso ci prende in contropiede. Un tantino troppo spesso, in effetti. E così, almeno quando guido, non voglio avere sorprese. Già guidare, per me, è una continua rinuncia. Rinuncia a finire di leggere quel tale manifesto... Continue Reading →

Accudimenti

Bianca mi accudisce mettendomi un pupazzo nella borsa, quando devo partire. La cosa bella dell'accudimento è che non c'è un modo unico di accudire, ognuno lo fa come gli viene meglio. Ma l'accudimento, quando è vero accudimento, alla fine è tutto uguale. Alcuni dei miei amici sono dei puristi e si collocano fieramente nel mainstream... Continue Reading →

Neanche per ischerzo…

Grazie a lei, io sono diventata un sacco di cose. E il bello è che non ne parlo quasi mai. Mia nonna mi faceva il presepe nel suo camino, inginocchiata. Mi raffreddava il riso al pomodoro facendo "Il lupo e le pecorelle". Quando si schiariva la voce dopo il suo riposino pomeridiano e prima della... Continue Reading →

Grònzika

Un giorno mia madre tornò a casa ancora un po' sconvolta e, prima ancora di togliersi il cappotto, mi disse subito : "Nei cinema è in programmazione un film dell'orrore che dev'essere davvero terrificante. Ma davvero terrificante". Non mi sarei mai aspettata un commento del genere da mia madre, mi era sempre sembrato che le... Continue Reading →

Una cosa che non capirò mai

Alcune cose, quando meno te l'aspetti, ritornano. Per lunghi anni della mia adolescenza sono stata testimone di un evento che aveva quasi dell'incredibile e che si ripeteva, puntuale, quasi tutte le sere. Mio padre andava in ufficio. In ufficio aveva una mensa. A quella mensa lui mangiava. Mia madre rimaneva a casa. A casa faceva... Continue Reading →

“Sa, Sa, prova. Sa, sa…”

La piccola dissennatrice, all'alba del suo anno e mezzo, punta più su altre qualità che su quelle della "lallazione", per dirla elegantemente col mio amico Lonfus. La natura fa il suo corso, però, e da qualche tempo mamma non sta più ad indicare la banana, il cesto della spazzatura, l'orsetto ed il portapannolini. Da qualche... Continue Reading →

Te l’avevo detto io…

Figuratevi, non che pensi di avere proprio io qualche diritto a parlare su questo argomento. Io rientro in quella categoria di persone per le quali uscire da casa la mattina rappresenta quotidianamente un trauma di entità superiore. L'aver pensato per tanti anni della mia vita di avere un uomo cattivo nascosto sotto al letto o... Continue Reading →

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