Un giorno mia madre tornò a casa ancora un po’ sconvolta e, prima ancora di togliersi il cappotto, mi disse subito : “Nei cinema è in programmazione un film dell’orrore che dev’essere davvero terrificante. Ma davvero terrificante”.
Non mi sarei mai aspettata un commento del genere da mia madre, mi era sempre sembrato che le locandine dei film horror le sfilassero accanto senza riuscire minimamente ad attirare la sua attenzione.
“Che cosa te lo fa pensare?” le chiesi. “E’ il titolo, già dice tutto: si chiama Grònzika. Dimmi se non fa paura …”
Santapace, mi si accapponò la pelle già solo a sentirlo pronunciare, aveva proprio ragione lei.
A volte, se si è immersi in pensieri ad alta densità, è facile che uno per strada legga le cose solo con la coda dell’occhio e poi, nel montaggio, gli scherzi del cervello sono imprevedibili.
Ecco una pagina con tante nuove scritte sui muri, la prima in cui pubblico qualche contributo estraneo (Stephanie, mio padre e Rodixidor).
Comunque il film si chiamava Gothika e non Grònzika.
Un vero peccato.
😄😄😄
Paura, eh?
Ma non dirmi che era…
Era, era…
gothika quello di kassovitz? quello di una quindicina d’anni fa? no, beh, niente da dire, un cinema all’avanguardia.
e vabbè, te lo confesso: anche questo dialogo avveniva quindici anni fa.
😐
C’era una ragione per il passato remoto!
avrei dovuto usare il trapassato