Ci sono delle cose che vanno a coppie, come botta e risposta, input e output, stimolo e reazione, riforma e controriforma (è vero che l’ultima non c’entra molto, ma era così bello scriverlo…).
E in queste cose che vanno a coppie io, per grazia ricevuta, ho un certo talento. Ho una prontezza di spirito medio-buona che fa sì che a botta riesco a dare risposta, a input faccio seguire output ed a stimolo contrappongo una reazione uguale e contraria che spesso fa la sua porca figura.
Non avendone altre degne di nota, ho elevato questa prontezza spiritis a mia dote personale e ne vado fiera e la sbandiero in lungo & in largo come posso.
Ma nonostante questo, ci sono a volte delle occasioni che mi lasciano davvero di stucco, perchè la realtà molto spesso supera la fantasia di un’intera spanna. Non so se vi è mai capitato, ad esempio, che in situazioni molto banali (in autobus, al bar, in fila per il cinema) persone che vi sono perfettamente estranee vi fanno una domanda, ma non “una domanda qualsiasi”, vi fanno la domanda; vi chiedono quella cosa che tocca proprio delle vostre corde particolari e anche la migliore prontezza di spirito vi abbandona, perchè va bene che uno ha i riflessi scattanti, ma non è che è pronto a parare proprio tutti tutti i colpi che arrivano.
Ecco, per dire, a me è successo ieri.
Ero nel corridoio di uno studio pediatrico, avevo Bibi in braccio e ciondolavo e rabdomavo perchè la dissennatrice è dotata sensore se uno si siede (più o meno come le automobili ed il sensore per la cintura di sicurezza). La persona seduta accanto a me mi domanda di getto: “Ma dimmi una cosa, sei di nuovo incinta?” In effetti resto basita: “Caspita e che domanda!!!” rispondo, “Come mai me lo chiedi?” “No, perchè mi sembrava…”.
Ora non so voi, ma per quanto io l’abbia esercitata a lungo negli anni, la mia prontezza di spirito ha fallito di fronte a cotanta diciamo “spontaneità” e non sono riuscita a pronunciare nessuna frase ad effetto.
Tutto quello che sono riuscita a dire, quindi, è stata la pura e semplice verità, così ho risposto: “Ma dai, lo sai anche tu che non può essere fisicamente possibile, papà.”
Oh, oh… Dici?
Ebbene sì, dico…
Ed é:
A) meraviglioso
B) inaspettato
C) catastrofico
O le tre cose insieme?
Che l’abbia detto mio padre, catastrofico ovviamente. Agli altri avrei perdonato, ma ai familiari è imposta una sacrosanta ipocrisia…
mi sembra giusto!
😀
Non entro in questioni ginecologiche. Ma questa certezza ha generato fratelli molto vicini. (Comunque si sappia che è bello quello che ho letto)
Simone, purtroppo le questioni ginecologiche erano l’ultima delle mie preoccupazioni… per quanto capisco il tuo punto. Anche le tue maiuscole.
Uh! Nemmeno io entro nel merito, ma non mi azzardo a sovvertire l’dea che la fisica non sia una scienza esatta. 😛
Grazie ammennicoli. Non dimentico che ti devo sempre un rotolo di carta igienica.
no no! sovvertiamola proprio!
e sai chi può dirti quanto stupore provò nel costatare che tutto ciò può capitare?
proprio L. di Bis!
Mi fece scompisciare raccontandomi della sua lotta contro i kg di troppo quando in realtà era incinta! pensa che si fece pure quel coso che ti sdruma la pancia con gli elettrodi….la figlia deve aver resistito a tutto! 🙂
non ridi più?
ma no daiiii….non fare cosìììììì!!!
E tu eri quella che si faceva scrupoli a pubblicarne la foto?
😛
omissignur!
ritiro tutto!
😀
Sul restare incinta non mi pronuncio. Io che di secondo parto (non mio) ho avuto una coppia di velociraptor.
Ma aggiungo un’altra delle cose che vanno in coppia.
Culo e Camicia.
Il tuo talento che dice?
Ciao!
Non è tuo padre! è una quaglia perchè tu sei cloNata in un baccellone di zuppone di piselloni intergalattico (surgelato)
Quando ieri a pranzo mi hai chiarito la teoria del baccellone, allora ho capito meglio.
ma tu sei una di quelle che credono che subito dopo il parto e in allattamento non si resta incinte? Corri, vai ad aprire che ci sono Biancaneve e i sette nani che ti suonano alla porta.
capisco, ma il punto non era questo, il punto era mio padre…
Passavo. Volevo che lo sapessi. Comprendo solo la grossa differenza c’è sia Papà e quello che dietro ad una domanda “banale” può esserci. In realtà mi sono fatta un quadro preciso. Però poi sembro la solita che azzarda teorie.
Mi confermi però una cosa agghiacciante che per loro non é mai troppo per farci sentir al loro livello ed al “sicuro” da pregiudizi.
Con questo post hai toccato mie corde profonde che sono proprio racchiuse in : Papà. Incinta
Scusa l’italiano scrivo da iPhone! =__=
hai colto l’aspetto essenziale. Ti sento “sorella”, Pepe…
Tranquilla nn sei incinta. È solo che tuo padre assomiglia inquietantemente al mio! (Come dire, deve essere un problema di “classe”)
Per Gra: Laura è l’ennesima prova che il “ne Bis in idem” è un principio superato!!!
Bis in idem dunque! 🙂
già
ma cumme sì letterate tu! 😀
Spariamo le ultime “botte” a disposizione per darci un tono! 😉
pensa il pranzo tra i padri. cosa da poterci morire…
Quello è tornato raggiungibile alle 17. Nn oso immaginare oltre tre ore di brain(?)storming!
Non oso chiedere…
Io nn ci penso nemmeno! Ma come ti viene?
Immagino che per certe cose non c’è talento del botta-risposta che valga. Si subisce e basta. Forza!
hai ragione: a volte si incassa e basta. ma un po’ di meravigliosa ipocrisia da parte di mio padre mai??
ma a sto post non segue nulla?????
eddammitempo