Tu non chiamarlo sonno…

confusione a colazione

Quando hai una bimba piccola con la febbre, la notte si trasforma in una battaglia.

Ed è così che dopo aver dormito sì e no 20 minuti a testa, quando la dissennatrice si è addormentata con i primi chiarori dell’alba, noi siamo crollati in uno stato di totale incoscienza, che chiamarlo sonno mi sembrerebbe troppo. Ed in quei momenti può succedere qualsiasi cosa, ma per gli altri non per te, perchè tu sei in un mondo troppo lontano.

Così, la mattina a colazione tutto è confuso, tutto è disordinato. E poi, ad un certo punto, accade un dialogo di questo genere:

Marito: “Ma lo sai che dormivo così profondamente che non ho neppure sentito che stamattina hai portato Bianca nel nostro letto?”
Io: “Guarda, amore, che stamattina Bianca l’hai portata tu“.

12 risposte a "Tu non chiamarlo sonno…"

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  1. Ricordo di essere giunta in quello stadio di trans anche fin dentro l’ufficio.
    Tanto da essermi più volte chiesta: chi ha guidato fin qui?
    (ora sai quanto è odioso il fatto che arrivata già lì per miracolo, ci fosse ad attenderti una pinocchia che la sera prima aveva avuto quale massimo problema quello di non aver trovato l’oliva nel martini?)

  2. Bianca ha imparato a camminare, o a catapultarsi dalla culla nel letto 🙂
    Molto carine le tue porcellane e tutte le suppellettili specialmente per i colori. Ma che c’entra il trapano ?

  3. Secondo me Bibi è venuta da sola. Troooooooppo intelligente.
    È lei a tenere d’occhio voi. Nn viceversa. Sia chiaro. 😉

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