Siamo in una sala d’aspetto di un medico. Voi entrate, vi sedete, vi guardate intorno, prendete il cellulare dalla tasca e ci date un’ultima occhiata, mettendolo in modalità silenziosa.
Sul tavolo di fronte a voi tante riviste, le passate in rassegna con gli occhi, poi fate la vostra scelta e ne prendete una. Esattamente quella lì.
La sfogliate e trovate, ad un certo punto, un articolo interessante, avvincente, appassionante o quello che è, ma comunque un articolo che vale la pena leggere. E vale ancora di più perchè ve lo siete perso e basta quell’articolo, dato che la rivista è vecchia di un mucchio di mesi e non riuscireste più a procurarvela neppure imbastendo una relazione con un edicolante accorsato.
Ci siamo, è qui che volevo arrivare: avete presente, a questo punto, quella sensazione di frustrazione che vi assale quando, poco dopo aver iniziato a leggere, dall’anticamera sentite chiamare il vostro nome?
Ecco, io no. E’ una sensazione che non provo da anni.
Ultimo bollettino di guerra di giovedì scorso: visita prevista alle 17.00, ingresso effettivo alle 18.40. Trovassi almeno qualche articolo interessante…
Una circostanza che conosco perfettamente soprattutto se quella è identica alla sala d’aspetto del mio ginecologo!
Buon week end a te e alla tua bellissima pupa.
e proprio di ginecologo si tratta… avranno mica il primato dei ritardi?
buona settimana a te.
Ecco perché porto sempre il kindle con me! Spero visita ok!
Eh, hai ragione, mi devo dotare di kindle, ossia me lo devo portare.
E’ che io mi fido sempre che una volta o l’altra entrerò quasi puntuale.
Per un’attesa così io cambiai pediatra per uno dei miei figli. Sì, perchè se c’è una cosa che odio è aspettare ad una visita per appuntamento. Se mi hai detto alle 17 posso capire che saranno le 17.30 ma la trovo una grande maleducazione farmi fare la fila insieme agli altri malcapitati magari tutti con appuntamento alle 17. No, io quella volta mi rifiutai di aspettare ed andai via. Fa addirittura tenerezza pensare che di fronte a tale maleducazione tu abbia anche avuto la sensibilità di silenziare il telefono. 😦
E si, son talmente d’accordo che io ho cambiato una decina di medici per questo motivo! Ora hai capito perché sto svalvolata ma non mi posso più rivolgere a nessuno? 🙂
Guarda rodixidor, anche io oramai ho il dubbio/certezza che siamo 4 con appuntamento alle 17, 4 con appuntamento alle 17.30, 4 con appuntamento alle 18…
No, perchè altrimenti non si spiega… il fatto è che quando uno incappa in un medico bravo (almeno io) mi faccio uno scrupolo in più a lasciarlo per strada.
Ma mai (comunque) come il nostro medico di base che spesso, durante orario di visita con pazienti malati e smocciolanti tutti stipati in sala d’attesa, …ecco, spesso lui NEPPURE si presenta. Un mito.
Io difatti mi maledico quando mi accorgo di essermi dimenticato un libro da leggere!
Almeno in 3 volumi, voglio sperare.
“fanno dei giri immensi e poi ritornano” 🙂
Zitto tu.
“Ma come fa a scrivermi da NY???”, ho pensato ieri quando ti ho letto…
Al massimo faccio la mezza maratona di fiumicino 😦
o fai la maratona in mezzo a fiumicino.
quelli che fanno aspettar le donne con la pancia non li sopporto, cafoni, con tutto sto peso da portare….
Quando il medico è un ginecologo, allora il panorama cambia. 🙂
e pensa che dal mio, oltre il danno la beffa, tra le riviste che torvi lì sul tavolino famiglia cristiana è la più progressista.
(però è bravo, eh, niente da dire)
Noooo, questo per me sarebbe troppo. Forse non supererei l’attesa.
Io ginecologi hanno davvero il primato D ritardi, specialmente gli ospedalieri! Mai senza libro o kindle o iPad! Il tuo medico di base mi ha fatta troppo ridere 😄