Buon sangue non mente

20130318-122428.jpg

Ieri, in una giornata tutto sommato storica per la capitale, in quanto c’era la 19′ maratona di Roma ed il primo Angelus del Papa, la partita in casa della Roma ed un tempo antipatico ed autunnale, sono stata molto incerta se scendere di casa per fare la prima passeggiatina per il quartiere oppure no.

Esco, non esco, esco, non esco, esco, non esco, esco, ma guarda che tempaccio, non esco, ma dai, forse esco.

Quando mi ero quasi decisa, Bibi ha pensato bene di sporcarsi in modo cosí totale che ho dovuto posticipare l’uscita di parecchi minuti perchè ho dovuto lavarla e cambiarla del tutto.

Quando mi ero quasi nuovamente decisa, mi sono guardata allo specchio e ho dovuto posticipare di diversi minuti l’uscita perchè mi sono dovuta dare una sistemata più approfondita rispetto ai due colpi di spazzola che mi facevo bastare di solito. E comunque è servito a poco.

Insomma, addio efficienza, se mai ne ho avuta.

Appena scesa sotto casa la mia attenzione è stata immediatamente attratta da 3 matti che, vestiti leggeri leggeri, chiacchieravano disinvolti su una panchina, nonostante le condizioni generali fossero totalmente avverse: vento gelido ed incombente minaccia di pioggia.

Se non fosse che tutti e tre somigliavano a dei miei amici di Napoli avrei detto che erano stranieri, perchè a chi altro verrebbe in mente di mettersi a chiacchierare all’aperto in quelle condizioni?

Se non fosse che li immaginavo affaccendati in ben altre attività (come ad esempio fare lo “zuppone” di latte freddo e biscotti, dormire o lottare con il proprio zoo domestico), a occhio e croce avrei detto che quelli erano proprio i miei amici.

Se non fosse che due di loro avrebbero dovuto farsi 500 km in giornata e che il terzo avrebbe dovuto tagliare a piedi la maratona di Roma rischiando di essere travolto dal primo keniota che passava, avrei detto che quelli potevano davvero essere i miei amici.

Ma non potevano essere loro. Però in effetti lo erano.

Solo che non l’ho capito dall’evidente somiglianza, non crediate. Soltanto quando ho notato che i tre soggetti in tenuta acchiappa-influenza si strappavano con avidità di mano in mano una busta maxi di patatine fritte artigianali ne ho avuto effettivamente la certezza.

In qualsiasi condizione, buon sangue non mente.

19 risposte a "Buon sangue non mente"

Add yours

  1. Mi riconosco in quello che scrivi. Perché casualmente ho corso la diciannovesima maratona di Roma (ok, per me solo la sesta), perché ho patito il freddo e la pioggia vestito leggero, perché mi sono sentito straniero e cittadino, disperso e fiero.

    1. E, andando alla velocità di un keniota, non sei sbattuto contro un criminale che tagliava la strada a piedi ai maratoneti?
      Comunque sempre complimenti. Chi maratona con 38 di febbre qualche giorno prima ha stoffa da vendere.

  2. Nn so chi fosse quello che debordava… ma questi tuoi amici (quelli dei 500 km ma nn solo), già mi stanno simpatici. Quella antimateria, soprattutto, la sento molto vicina, gnam, forse perché mentre scrivo sto sgranocchiando delle ottime patatine artigianali, gnam, per nn parlare del discorso dell’antigelato anticioccolata etc. sì, sì, gnam, interessante!!!! Potrei passare al lato oscuro, gnam gnam, Sì Sì potrei proprio!!!

    1. Cara Materia, “al termine il tuo dominio è, e non breve abbastanza è stato” (Master Yoda)…con antipastiera già festeggiando io sto (Antimateria original)

  3. Grandi! Queste si che son sorprese!! amici cosi meriterebbero forniture annuali di chips della migliore qualità! 🙂

Rispondi a Antimateria Cancella risposta

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Crea un sito web o un blog su WordPress.com

Su ↑

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: