Quando hai il marito che gira per casa, è tutto un attimo.
E’ tutta una questione di approccio mentale, i nostri occhi guardano le stesse cose all’interno delle mura domestiche, ricevono gli stessi input in entrata, diciamo, ma gli output non potrebbero essere più diversi.
Io armonizzo, curo, sistemo. Lui ottimizza, migliora, cambia.
Poi capisco perchè anche le coppie più solide entrano in crisi quando il marito va in pensione e, da un momento all’altro, inizia a passare più tempo a casa. Per un motivo o per un altro, in questi giorni il marito è a casa. Il suo camminare piano non è ciondolare, come potrebbe sembrare all’occhio più inesperto, ma è ponderare: vede mezzanini dove non ce ne sono, vuole mettere mensole là, cambiare maniglie qua, smussare spigoli e modificare i colori delle pareti (ma non li abbiamo appena decisi?), cose così insomma.
Di fronte ad una parete bianca, lui vede una miniera di opportunità; di fronte ad una parete bianca, io vedo un quadro messo fuori centro ed un vaso da muro con un rametto di lavanda secco.
Dettocciò-ciòddetto, questa volta è stata colpa mia, avevo tutti gli elementi per capirlo: da qualche giorno il marito passava troppo tempo in cucina. Ciondolava e ponderava più del solito. Lo do-ve-vo capire, mi sono fatta piovere addosso. A metà mattina, dopo che il marito è uscito, io sono andata per riempirmi la tazza per il the e l’ho scoperto così, tutto insieme: il rubinetto (che avevo scelto io) non c’era più. Non si stavano simpatici, si spruzzavano sempre l’acqua.
Se c’è una cosa buona in questa storia (e non parlo per il rubinetto), è che si impara dall’esperienza e una sparizione così improvvisa non mi coglierà più impreparata: non appena dovessi vedere che il marito ciondola e pondera più del necessario in bagno, mi allarmerò per tempo, considerando che quello che ho scelto io sono …i pezzi igienici.
Ma come sarebbe che ha eliminato il lavandino!? Non ci posso credere!!!!
No rai, ha eliminato il ruinetto!
e secondo me, avendolo scelto mau, avrà avuto le sue buone ragioni… 🙂
Era un gran bel rubinetto, buonanima.
ma no, il rubinetto
beh se un uomo sta in casa non è un buon segno per la donna. l’aurea elettrica che ispirano i mariti in casa è davvero contagiosa. alla donna serve praticità, l’uomo lì vede il perfetto bilanciamento fra design e funzionalità, che se la cosa non è perfetta secondo un disegno logico alla Renzo Piano quel suppellettile, o arredamento, o nel tuo caso rubinetto sparisce senza preavviso. Perchè loro, gli uomini, non preavvisano. e menomale che le padrone di casa siamo noi donne!
E menomale…
Per non parlare poi di quando prendono una fissazione contro un tuo suppellettile amato. “Ma quel ferro da stiro dell’Ottocento deve proprio stare in casa??”
E sai che per quel ferro da stiro è finita la pacchia.
Mai successo?
Si, con parecchie cose… Tra cui i ricettari
Pazzesco, proprio i ricettari di cui potrebbe essere “l’utilizzatore finale”.
Questi uomini non li capirò mai.
veramente li stiamo capendo, dato che intuiamo già a priori quale sarà la loro mossa fra 5…4…3…2… ops, l’hanno già messa in atto! pensa che nei giorni di ferie di mio padre a mamma ritorna la depressione post partum!
Secondo me gocciolava, l’ha smontato per sostituirlo e la moglie, perfida, ci ha costruito il post. Santo lo dovrebbero fare !!
Senti questa storia deve finire! E dato che ogni volta che pubblico un post, il primo commento che mi fa il marito è: “Chissà cosa dirà rodixidor…”, non è che tu ti chiami in realtà Sabrina e sei, diciamo, una “cara” amica di quello che mi gira per casa?
Altrimenti come lo spieghi?
😀
i tempi son cambiati ragazza .. potrei anche chiamarmi Mario 😉
Ma ora, a parte la tua scena di gelosia diversiva, avevo colto nel giusto?
Hai ragione.
Ci avevi preso. Schizzava ovunque. Ma anche quello nuovo montato da lui ieri.
Secondo me il prossimo obiettivo sarà cambiare il lavandino.
Neverending story.
Ciao Mario.
Fiuuuu pericolo scampato …. son riuscita a farle credere che son Mario e non Sabrina che indossa una quarta (tanto per rimanere in tema col blog).
Con tanto affetto 🙂
così si vedono meglio le piastrelline dietro, però, che sono belle proprio.
p.s. non posso non notare il tostapane lì sulla destra. da un mese a questa parte, un tostapane non è più solo un normale tostapane (se e quando hai tempo: http://discutibili.com/tag/tostapane/)
E adesso? (Che belle le piastrelle dietro!)
è quel che dico anche io. Ne sta montando un altro adesso…
sentimi, ti prego di dire al marito che quando è in ferie faccia un salto qui, che il nostro rubinetto perde tipo da quattro anni e nessuno lo cambia. (cara, ma è molto peggio quando il marito fa questo per mestiere, di sistemar arredamenti d’altri, perché i tuoi, di arredamenti poi finisce che cadono a pezzi…..)
Ah, dici?
Comunque tu facci una lista di cose da sistemare che più sono difficili e rognose, più hai la garanzia che tempo 3 mesi saremo nelle lagune ad aiutarvi.
E facciamo uscire Bibi col tuo cane… che ne dici?
Allora noi vi prepariamo anche una cenetta e per Bibi tutti i cani e gatti che vuole!
Si chiama “faidaté”, capacitatene.
Lascialo in pace, sant’uomo!
Non ci provare.
E poi si dovrebbe chiamare “Faccio-da-me-ma-poi-tu-metti-a-posto”.
Non puoi dare un nome più lungo dello scaffale. Faidaté (e non ascoltarla)
mai, dico, mai avuta questa indole che invidio a chi ce l’ha…io la chiave inglese non mi ricordo nemmeno dove l’ho messa l’ultima volta….
come “the cat”, it’s on the table, probabilmente.
ahahah…che pirla…non ci avevo pensato…
Meno male che non ha deciso di cambiare il WC!
Mlei
Hai colto perfettamente il punto. Ma sarà a casa ancora per qualche giorno.
Diamo tempo al tempo…
procurati un vasino da notte