
Nonostante io abbia passato un sacco di tempo ad inventare racconti e storie di ogni tipo per i miei figli…
… mi sa che passerò alla storia – principalmente – come “quella che gli ha raccontato cosa confluisce nelle fosse biologiche”.
Dura tenersi gli amici, oggigiorno…
Nonostante io abbia passato un sacco di tempo ad inventare racconti e storie di ogni tipo per i miei figli…
… mi sa che passerò alla storia – principalmente – come “quella che gli ha raccontato cosa confluisce nelle fosse biologiche”.
è venuta la curiosità pure a me… 😳
cioè… mi stai dicendo che vuoi essere guidato anche tu nelle meraviglie della fossa biologica?
prima dovrei sapere cosa hai raccontato… 😁
la storia iniziava con un “c’era una volta un gabinetto…”
ah vabbè, io pensavo robe di alligatori albini come minimo 😁
Si, vabbe. E giraffe rosa, perfino.
davvero!? 😮
Sì, perfino…
Che pure è più (e spesso meglio) di quanto in media insegnano oggi i genitori…
Massimo rispetto dunque 🙌🏻
E tu sei stato tirato su ad …acque reflue?
Esatto! Si nota? 🤣🤣🤣
Lo temevo.
No no. Tu sapevi. Sei andata sul sicuro!
Gombloddo
è che io con tua madre continuo a parlare di certe cose…
🙂
Cadute dal Seggiolone, acque reflue, quel giorno che caddi nella busta di coca alla scentifica, etc
per non parlare di tutte le “buche” che abbiamo preso insieme nella tua vecchia Cinquecento gialla… anzi, per l’appunto: gialla come?
Senape 🤗
ah, senape. certo.
senape.
Sì sì
fantastico! 😀
W il “pozzo nero”.
Che sarà meno “politically correct”, ma almeno è molto più evocativo!
ossignur, non possiamo più usare la parola nero nemmeno per il pozzo? 😮
Pozzo nero è evocativissimo! 😀
gli puoi dare del Pozzo Abbronzato.
… mi pare che è uno statista italiano disse qualcosa del genere qualche tempo fa…
🙂
ecco, diciamo che come chiosa preferivo le parole di Borges a quelle dello “statista italiano”…
comunque, pensavo, una “fossa biologica” è un po’ un ossimoro. da un lato, nella prima parola, c’è tutto l’immaginario semantico e collettivo del trapasso; dall’altro, la seconda parola nel nostro vocabolario è normalmente (ed etimologicamente) associata alla vita… che poi è un po’ quello che accade, in realtà: c’è vita, là sotto, però non si vede e immaginiamo l’esatto opposto…
cresceranno dei figli dissociati a continuare a guardare “F.B.”, ecco come cresceranno!! 😆 😆 😛
Ma me lo dici perchè vuoi che inizi a leggere Recalcati?
Dimmelo. So che sei un negoziatore sottile.
Comunque, c’è vita lì di sotto. Hai ragione.
Ma è una “vita” che preferisco ignorare e darmi alle letture degli haiku dei nostri valorosi statisti.
🙂
sai che l’osservare quella “vita lì sotto” è forse ciò che mi ha convinto a scegliere i miei studi universitari? ricordo quando vidi per la prima volta al microscopio un rotifero. oggi è facile, basta andare su iutiub e trovi video a iosa (tipo questo: https://www.youtube.com/watch?v=1J11hCodzXU) ma tu immaginati nel 1985 (circa, avevo poco più dell’età dei tuoi figli). andavo da mia sorella che lavorava al depuratore a guardare le acque di fogna al microscopio… una roba invisibile all’occhio che ingradita di centinaia/migliaia di volte… si muoveva roteando la “testa” come un’alabarda spaziale!!! pura magia! 🙂
p.s. comunque ricordati che noi siamo cresciuti quando c’erano solo i libri di Alberoni, e con questo ho detto tutto 😛 Recalcati è un grande, altro che.
Cioè tu mi vuoi dire che sei diventato quello che sei diventato per quel rotifero pallido che (leggermente) rotiferava?
beh, anche. ti risparmio la descrizione delle amebe. 😛
No, dai, ma perché privarcene?
Allora, non voglio privarti. Guarda che spettacolo: questa amebina in 26 ore (video in slow motion) ha ricostruito cercando fiocchi d’avena, messi in posizione corrispondente agli agglomerati urbani, la rete metropolitana di Tokyo – che l’uomo ha costruito in 26 anni, più o meno. Se non è magia questa… https://youtu.be/BZUQQmcR5-g
Ossia l’ameba ha ricreato la realtà?
Yessss
(e anche più efficiente)
E inquina meno
😀 anche la lista nera e la notte nera e il colore degli scacchi, e il nero di quando non mandano i programmi, il gatto nero! Il nero che smagra, i buchi neriiiii! Tutto abbronzato, mi piace 😉
pensa ad un risotto all’abbronzato di seppia.
mica male?
Questo spiega la puzza dell’altro giorno e la grande voglia di andare a mare…
Se verranno a svuotarlo che siamo ancora qui, sarà un evento che ricorderemo pessempre.
Altro che i mondiali dell’82!
Sai sempre tirare fuori il meglio da ogni situazione. E inventariarlo.
In una parola: liquami.
Vedo la sillaba finale mi come un’ardita particella pronominale
Come mi liqui tu…