
Sapete qual è la mia unità di misura dell’ottimismo, quando sono in vacanza?
Il numero di pagine che conto di leggere al giorno.
Quest’anno sono “sessanta”.
Ok, d’accordo. Guardate che vi ho sentito…
Domani vi dico qual è la mia unità di misura del realismo.
Vedi, con il kindle non avresti di questi problemi!
Lasciamo almeno il deterrente del peso in valigia, per mettere un freno.
no, i compiti per le vacanze no… 😵
Non esageriamo: non c’è Verga!
taccio 🤣
Volevi dirmi qualcosa su Mazzarino, per caso?
😷🤐🙊
Sessanta. Per Marikondo (rigorosamente tutto attaccato) vale il discorso del “che faccio, lascio?” quando sei a pagina venti.
Mi sa che sei un esperto.
Comunque vale.
2?
Dipende dalla scala.
Richter
la tua Cinquecento era giallino come? Che non ricordo più…
Come ti dicevo ieri… Senapeeeeee
Ah, giusto, senape.
Pensa che io avrei detto…
Tu, ma io sono sempre un Signore
ti è scappata una maiuscola.
così, per dire…
No no. Mica è scappata
Allora devi avere lo Shift rotto.
Possibile 🤣🤣🤣
Guarda chi è in prima linea a difenderla…
Oddio. Chi?
Scusa, evidentemente mi sbagliavo
👁
😎
Devo fare una media!
il problema è che quella è già una media.
Ce la farò.
🤪🤪🤪🤪
Newth è in lista da un po’. Grazie d’avermelo ricordato, lo faccio salire subito.
🙂
Vediamo com’è.
Me lo ha prestato mia suocera.
Ah però! Complimenti alla suocera. La mia, donna bravissima, oggi mi ha già dato zucchine dell’orto. Domani spero in qualche fiore di zucchina…
Che è comunque un altro modo di prendersi cura.
…certo, se poi tu fai i fiori di zucca al forno con mozzarella, ricotta e alici.
Se invece li fai in insalata, è un altro discorso…
Alterno. Una volta come dici tu, un’altra frittelle e un’altra barbotla, tipico tortino lunigianese. In insalata mmh… non li ho mai provati.
Bene, l’importante è che non li fa mai in insalata.
Un delitto.
😄 ho l’impressione che avendola provata non ti sia piaciuta…
Lo considero uno spreco!
Concordo! Ad un pranzo mi era stato presentato un piatto di pasta con verdure, tra cui i fiori di zucchina. Molto scenografico, anche buono, ma i fiori non si sentivano. Erano lì per bellezza. Poveri fiori!
Lasciatelo dire cara amica,
che raccolta noiosa!
di quei libri non riuscirei a leggerne più di sei pagine al giorno. Ma come si fa? Forse si salva qualcuno, ma non sono abbastanza cool.
Poi il piacere della lettura non si misura in nemeo pagine/diem, anzi page/day, perchè dopo l’ultimo appello dell’Università della Crusca ho deciso di usare i termini inglesi.
Ci sono libri che si fanno divorare in una notte o in un pomeriggio, altri che si fanno spiluccare con piacere. Poi ci stanno i tuoi che resteranno in veranda a prendere il sole …
Grazie Rodixidor. Giusto approccio. Avevo proprio bisogno di una sfida.
…ma consigliami un titolo anche tu.
(per l’autunno, eh…)
Te ne consiglio uno ad occhi chiusi, perché so che ti piacerà, un cosiddetto “romanzo di formazione”, un romanzo che è anche una storia d’amore, che è una enciclopedia di citazioni letterarie e cinematografiche. L’unica ragione per la quale potrebbe non convincerti perché è maschile, ma non è detto.
Il romanzo è “Atti osceni in luogo privato” di Missiroli.
Se non lo hai già letto compralo subito e butta i tuoi.
Voglio essere buono dai, tieni solo quello della ragazza con la laica, ma gli altri.
Axel Munthe si può leggere solo ad Anacapri per fare un po’ l’intellettuale. La storia della scienza fallo leggere ai bimbi.
Una lettura estiva deve essere intensa e vivace come l’estate. Se proprio vuoi andare sul classico, potrebbe andar bene anche un Roth da alternare con la conterranea Parrella.
Mi sono documentata.
Penso che mi può interessare. Me lo comprerò.
Qui c’è una libreria piccina. Posso provare a chiedere.
Ma sappi che non butto i miei: lo metto in cosa.
Su Munthe hai ragione. Ora compro un biglietto per l’aliscafo.
☺️
🙂
Allora visto che hai già il biglietto dell’aliscafo, visto che sono in vena di consigli e visto che mi sei simpatica, allora un film che non ti può mancare : https://paracqua.wordpress.com/2018/12/23/la-pastorella-e-il-900/
Hai scritto uh gran bel post su quel film.
Anche qui ho letto un po’.
Me lo andrò a vedere – non so come, non so quando.
Ma poi ti scriverò.
Comunque ho finito io primo libro: I ragazzi della Nickel.
Da Pulitzer… e infatti lo ha vinto.
😇
Grazie. Il film l’ho visto qualche anno fa al cinema. Ora potresti trovarlo in rete. Per esempio su Prime è disponibile.
Il titolo “Un anno vissuto bilicamente”? Il titolo mi ha spaventato..