
Calda domenica di luglio.
Camminata esplorativa a bordo lago, in realtà un po’ svogliata.
Ciabatte strascicate sui sassolini. Mano nella mano, dondolandosi un po’.
“Mamma, ma se riesco a tirare questo sasso oltre la luna, … tu cosa fai con me?”
“Ti faccio i complimenti, Giulio. Sarebbe il lancio più lungo mai visto!”
“E se mettiamo che faccio un salto e volo più in aaaaaalto del canestro di basket, … tu cosa fai con me?”
“Bè ti direi che sei bravissimo se salti così in alto…”
“Ma se faccio una barchetta e la faccio navigare sul lago – e non affonda mai, … allora tu che cosa fai?”
“Non lo so, Giulio. Penso che sarei contenta per te…”
“Mamma…”
“Dimmi…”
“Io pensavo che, una di queste volte, tu mi dicevi che mi sposavi…”
…
“Ho eseguito un gesto irreparabile. Ho stabilito un legame.” – Jorge Luis Borges
uhm, penso da grande farà girar la testa a più di qualche donna; promette bene
uhm, lo penso anche io
Che tenero… 🙂
avevo sempre pensato che fosse il modello “amazon basic”.
E mi sa che ti sei ritrovata la versione evoluta. 🙃
Bella la frase di Borges. 🙂
Bellissima, è vero.
Poesia “il terzo uomo”, nel caso…
☺️
Prendo nota. 😉
Molto bella la foto. Per commentare il testo ci vuole Recalcati.
No.
Recalcati no.
😀
Ahahahahahah! Oh, se non ti va bene Recalcati c’è sempre Alberto Pellai pronto all’uso 😛
ma perchè mi volete muerta?
Tenerone della mamma! La frase di Borges è bellissima!
La frase di Borges è davvero “imponente”.
Hai ragione.
E comunque credo che lo sposo. 🙃
🥰🥰🥰
Legame madri/figli….ha sempre mille sfumature.
Sempre. E questi qui mi piacciono molto…
Mi hai dato un’ispirazione….https://viaggiermeneutici.com/2020/07/18/i-gesti-irreparabili/
🙂
Te lo dico anche qui: che bello.
Grazie!
Pover’uomo! Sa lanciare un sasso oltre la Luna, costruire natanti inaffondabili, saltare più di un Maicolgiordan e poi si dà alla prima che passa! Pover’uomo!
Ma non avevo capito.
E poi ho già dato. E mi basta e mi avanza.
Il non capire. Forse è questa la tua cifra stilistica.
Comunque non capire con costanza è un’arte.
Dovrebbero aggiungerla a quelle, come è che si chiamano:
prudenza, giustizia, fortezza, temperanza e “non capienza”.
Se non trattieni quello che apprendi, forse la parola è incontinenza. Ma poi controllo.
Non per fare il romanticone, ma ti aspetto in adolescenza. Non sai come mi spiaccia adesso non aver impagliato la mia bellissimissima bambina… ma e troppo tardi ormai… 😬😬😬
Dici che esistono dei kit online per l’impagliatura?