Domenica dovremo lasciare questa casa.
La vita alterna momenti (anche troppo) calmi a momenti (anche troppo) vorticosi e non è che ci si possa fare molto, la vita è fatta così.
E quindi nonostante cercassimo casa da più di tre anni, proprio pochi giorni prima di dare alla luce l’affittuaria abbiamo varcato l’ennesima porta di ingresso di un appartamento, capendo immediatamente che sarebbe stato quello il posto in cui avremmo voluto vivere. E così in meno di una decina di giorni, tra una poppata e l’altra, siamo riusciti a vendere casa nostra e aggiudicarci l’altra: un incastro inaspettato. Credo che si chiami culo.
I 50 mq della casetta in cui viviamo ora sono così densi di storia che non saprei neppure da dove iniziare a raccontare e se metà di me è felice di andare via, l’altra metà si incatenerebbe all’armadio a muro (che pure ha odiato per ogni singolo giorno di questi 7 anni), pur di non andarsene.
Con tutti i suoi “alti-alti” e “bassi-bassi”, in questa casa ho vissuto il periodo più felice della mia vita.
E adesso che incredibilmente nello stesso identico giorno, ma sette anni dopo, dovremo lasciare la nostra casetta per spostarci in una casa con le finestre grandi e piene di vento, ad un primo piano con l’ascensore, il pensiero che mi ossessiona è: dovrò mica cambiare nome al blog?
Ma che ci fa un omino accoltellato nella tua cucina????!
https://quartopianosenzascensore.wordpress.com/2012/06/28/facendo-le-corna/
Tale amica tale regalo di nozze.
Che amicizie interessanti, beata te!
questa storia deve finire!!!
in bocca al lupo! il quarto piano senza ascensore diventerà uno stato d’animo e basta!
Crepi il lupo!
Però hai proprio ragione: quartopianosenzascensore: categoria dello spirito…
😛
No mai…questo nome é molto particolare fa parte della tua vita…é troppo importante…
ah! ogni volta che leggo di qualcuno che si trasferisce ho un (leggerissimo) sussulto di (sana?) invidia. ogni bellezza negli ascensori che vanno, e soprattutto in quelli che vengono.
p.s. sul nome, beh… mettiamoli così, se proprio proprio vuoi cambiarlo magari non invertire “primo” e “quarto” nella tua presentazione. marito potrebbe aversela uno zicchino a male. 😀
(ah, scusa, mi ero dimenticato di dirti: ovazione per il titolo del post)
Era più poetico “quarto piano senza ascensore”, difficile sarà ora pensarti come “quella del primo con l’ascensore” 🙂
P.S. : faccio una brutta figura a chiedere che significa il titolo?
mi permetto perchè amo questa canzone e non posso trattenermi http://www.youtube.com/watch?v=A49aY_j6ins
comunque il film è la trasposizione del romanzo.
Non sapevo che fossi un’appassionata.
Anche noi vedemmo il film, una sera in 20 su un divano da 3 posti a casa del mio amico Luca.
Il film non ci piacque. Io tra le altre cose mi addormentai, ma questa è più o meno una costante se mi metti su un divano in una stanza buia.
A te è piaciuto?
abbastanza, dai. ci sono alcune cose molto belle (tipo la canzone!!!), altre un po’ meno, ma nel complesso direi che ne vale la pena se non altro per una cosa diversa dal solito.
ah, tra le altre cose: lo sai che il 25 maggio era il towel day? in ricordo di d. adams è stato istituito questo giorno in cui gli appassionati girano con l’asciugamano. appassionati tra cui mio fratello…
http://www.towel-day.com/it/
😀
Sinceramente fango non ne avevo idea. Ma la cosa è molto divertente… metterò il banner sul blog…
Solo tuo fratello ha girato con asciugamano? Tu niente niente? …confessa…
Hai ragione ridixidor. Come dice un mio amico, mi sono imborghesita.
Rispetto al titolo, spero che si appalesi Luca, che potrebbe spiegarti con molta più passione di me di cosa stiamo parlando, ma vedo che fango è tra le appassionate as well.
Io posso solo dirti che si tratta di un libro di fantascienza di D. Adams, che a me fa molto ridere. Ti copio-incollo l’introduzione:
“È un fatto importante, ancor che comunemente noto, che le apparenze molto spesso ingannano.
Per esempio, sul pianeta terra, l’uomo ha sempre pensato di essere la specie più intelligente del pianeta, quando invece era la terza. Secondi in ordine di intelligenza: i delfini, i quali, alquanto singolarmente, erano a conoscenza da tempo dell’imminente distruzione del pianeta terra.
Avevano tentato più volte di avvertire l’umanità del pericolo, ma i loro segnali venivano interpretati come simpatici tentativi di colpire il pallone o fischi per ottenere succulenti bocconcini. Così alla fine decisero di lasciare la terra coi loro mezzi.
L’ultimo messaggio in assoluto venne interpretato come un incredibilmente sofisticato tentativo di doppio salto mortale rovesciato nel cerchio fischiando l’inno americano, ma in realtà il messaggio era questo: addio e grazie per tutto il pesce.”
ma la tua è stata una risposta troppo “politically correct”!!! potevi scrivere semplicemente e borghesamente: “che significa il titolo? niente, la risposta è quarantadue!” e lasciare rodixidor a contorcersi nel dubbio 😀
scherzo, rodixidor, ovviamente… http://it.wikipedia.org/wiki/La_risposta_alla_domanda_fondamentale_sulla_vita,_l'universo_e_tutto_quanto
hai ragione tu.
Peró è anche vero che, conoscendo rodixidor, veniva fino a Roma a farmi una faccia di paccheri se gli rispondevo così…
faccio finta che non ti hanno ancora risposto e ti rispondo io: il titolo è la dimostrazione pratica di quanto l’orgoglio umano sia potenzialmente mal riposto 😀
quanto al nome, per me si deve cambiare, diventa pubblicità ingannevole e poi, in mezzo a tutti questi cambiamenti, non potrà che essere la ciliegina sulla torta, quel passettino che, contro ogni armadio a muro, farà la differenza tra l’ottima riuscita di questo e la straordinarietà del prossimo… primafigliasenzacapelli potrebbe essere uno spunto
impossibile.
42 non sta nella sequenza del Fibonacci….i conti non tornano! 🙂
luca: “primafigliasenzacapelli” potrebbe essere uno spuTO! 😀
Primafigliasenzacapelli è lo sputo, nel senso che sarrebbe sputata a Luca.
non trovi gra?
Smettetela di fare i lama, c’è posto solo per toporagni o topiragno o, se non volete fare la dieta, topiragni
AAAAAAARRRGGGGGHHH! allora sì tttu l’artefice del toporagno antagonista del gentilriccio!!!
si, sputata a Luca e pure Luca sputantibus!
Ooooh…Luca…ricordi Siviglia? O era Granada? 😀
Amo il fatto che questo blog sta diventando un porto di mare…
🙂
lo so…senti? si sente la conchiglia.. 🙂
ah ma allora non siamo solo noi che giriamo da un capo all’altro del mondo, ci si sposa e si trasloca tipo nel tempo di due settimane. ah vedi che siamo in buona compagnia, vedi che anche voi fate di queste cose qui.
Siete in buona compagnia. Siamo in buona compagnia edp.
Ma io non ho la vespa gialla, però.
Allora auguri e buon trasloco!
Grazie!
Quello che penso già lo sai per quanto concerne il nome del blog… quello che nn sai per certo è che me ne vado pure IOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO 🙂
Magnificooooo!
ma figataaaaaa!
tutti a traslocare!!! 😀
a chi lo dici.. è stata dura anche per me… in ogni caso, non cambierei nome al blog…
🙂
Ma parlami di quando ti sei “ripreso” dal trasloco… arriva quel momento, vero?
😛
tranquilla, dopo rimane solo un bel ricordo… basta attendere e non fare drammi, come in tutte le cose…
Buon trasloco!!!!! 😀
Casomai il Ipianoconascensore puoi aggiungerlo come sottotilo, ihihih!
Hai ragione, sia tu, sia Gra, sia smilabloomma.
Lo lascio e cambio il motto, lo lascio e cambio il motto…
Mai! Il nome non si cambia
Ma allora non sei solo una lettrice silente. Ti appalesi, alle volte…
🙂
Ok, se me lo dici tu non ho più dubbi.
figata…compravendita in un tempo così zippato….si vede che è proprio il vostro anno….però non cambiarlo ilnome al blog….
Caro gattosyl, sono molto guardinga anche io, devo confessarti. “Proprio il nostro anno”, sembra di sì. E quindi mi chiedo: dov’è la fregatura?
😛
… No! Mica Dio ha cambiato nome all’Esodo solo perché Mosé sbagliava continuamente strada…
Mos-tù, ti trovo particolarmente in forma…
io cambierei il disclaimer.
come siamo sopravvissuti cambiando casa nel 2013…
(tanto di FB chissenefrega!) 🙂
posso aggiungere che ho usufruito troppo poco della cucina di questa casetta ma punto molto sulla prossima? 😀
Nella nuova cucina potresti provare TU a farci i tomini al cartoccio con gli spinaci come quella volta.
Così, per battezzarla…
O i bagel
Aggiudicato. I tomini a roma e i bagel a napoli però…che vorrei mai l’antimateria s’offenda!
è vero! Le nostre case raccontano le nostre storie…o forse sarebbe più corretto dire che noi riempiamo di storie le nostre case….
Sicuramente rimarrà qualcosa di te, di voi….della vostra famiglia tra quelle pareti che presto, ne abbracceranno un’altra e che a loro volta scriveranno un’altra storia!
Posso capire benissimo il tuo stato d’animo e rimaniamo sempre fregati quando ci accorgiamo di affezionarci anche alle “cose”…..
buon trasloco!
Hai esattamente ragione. Anche secondo me lasciamo comunque qualcosa in questa casa pur andando via.
E chissà quali pezzi di storie altrui troveremo nella casa in cui andremo. Lo scopriremo a poco a poco…
Quella fotografia è così viva… Pulsante… Sono sicura che porterete la stessa vita ovunque.
E poi: quante coincidenze, accidenti! Quando si dice serendipità!
Secondo me non tutti gli ascensori vengono per nuocere 🙂